mercoledì 16 marzo 2016

Homework 9 - La "macchina" che ricopre un ruolo centrale all'interno de "I Buddenbrook"


 Richiamando la definizione data da Vittorio Marchis sul termine macchina,

 "Macchina: ogni dispositivo che consumando una risorsa modifica lo stato (l'ordine) di un sistema (Vittorio Marchis, 1990)",

diventa più che ragionevole identificare all'interno dell'opera letteraria "I Buddenbrook" la macchina che ricopre un ruolo centrale come LA DITTA della stessa famiglia Buddenbrook.
La ditta infatti può essere vista come un dispositivo (un insieme di uomini e tecnologie) atte a modificare lo stato (l'economia) di un sistema (la società).
 
 Thomas Mann infatti ci racconta la decadenza di una famiglia borghese (appunto, I Buddenbrook, simbolo anche della decandenza di un'intera classe sociale, l'aristocrazia mercantile) che si ripercuote nelle sorti della loro ditta attarverso un  progressivo degrado lungo quattro generazioni.

 All'inizio gli affari vanno molto bene; la famiglia Buddenbrook vive in uno stato di prosperità economica grazie ai guadagni della ditta:

"Sedevano nella «stanza dei paesaggi» al primo piano dell’ampia antica casa
della Mengstrasse che la ditta «Johann Buddenbrook» aveva comperato negli ultimi
tempi e che la famiglia abitava da non molto."

 
 Il processo di degrado inizia ad accentuarsi con la conduzione della ditta da parte di Thomas (Tom), anche se il rischio concreto di un tracollo totale non si verifica mai. Si tratta infatti più di un'insicurezza psicologica (l'introspezione psicologica dei personaggi principali è una delle innovazioni introdotte in quest'opera da parte di T. Mann), sebbene la ditta stia registrando delle effettive perdite:
 "Che però la ditta «Johann Buddenbrook» non
fosse più quella di una volta, eh, questa sembrava una verità così nota a tutti che il signor Stuht della Glockengiesserstrasse poteva raccontarla a sua moglie, quando a mezzogiorno mangiavano insieme la zuppa di lardo... E Thomas Buddenbrook ne gemeva dentro. Tuttavia era proprio lui che aveva soprattutto contribuito a far sorgere quell’opinione. Era ricco, e nessuna perdita subita, non esclusa quella pesante del ‘66, aveva potuto mettere seriamente in questione l’esistenza della ditta."

 La decadenza totale si concretizza solo alla fine del romanzo, con la morte di Thomas e Hanno (unico possibile erede della dinastia Buddenbrook, essendo l'ultimo erede maschio) e la ditta che viene liquidata. Il nome della famiglia è  ormai lontanissimo dal prestigio di un tempo.

"..i Buddenbrook sono finiti, sono
definitivamente liquidati, si ritirano, e gli Hagenström prendono il loro posto al suono di fanfare..."

"Il fatto era che si doveva liquidare, che la ditta doveva scomparire..."
 

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